TRAMA:
Cristina è un’energica meridionale da tempo trapiantata a Bolzano, dove è riuscita a costruirsi la vita dei suoi sogni assieme al marito Michele e ai loro due figli, settentrionali doc. Questo felice quadretto subisce un drastico sussulto quando la donna scopre che suo fratello Ciro, un piccolo ladruncolo di bassa leva, è rimasto implicato in un processo di camorra, chiedendo di poter trascorrere a casa della sorella gli arresti domiciliari in attesa del giudizio: Cristina – che con non poca fatica e vergogna ha sempre cercato di tenere nascoste le proprie origini – non vede il parente da quindici anni, e anzi ne ha perfino finto la morte davanti alla sua nuova famiglia, che al contrario l’ha sempre creduto una persona irreprensibile. La donna si trova quindi costretta a sbrogliare la situazione creatasi, messa di fronte al passato e ai suoi inestricabili legami di sangue scoprendo però con sorpresa che la scalata sociale della sua famiglia ha un’impennata quando il mediocre industrialotto Manetti, datore di lavoro del marito, prende a “corteggiarlo” sperando di poter investire nella sua azienda i capitali della mafia. Il sogno di Cristina si infrange però quando al processo emerge la notizia che il fratello non è altro che un piccolo delinquente sconosciuto alla malavita organizzata.